Politica: l’anomalia italiana, di Danilo Di Matteo

Lungi da noi idealizzare quel che avviene altrove, in Europa. La crisi profonda della democrazia rappresentativa coinvolge l’Occidente intero, assai oltre i nostri confini nazionali, dunque, e oltre lo stesso vecchio continente.
Le osservazioni sagaci e amare di Antonio Gramsci sul provincialismo italiano, però, restano attuali: per molti, troppi di noi il mondo corrisponde all’ombra del campanile, e dei mille campanili metaforici. Rispetto alla questione del nome del leader nel simbolo, ad esempio, da nessuno, proprio da nessuno ho ascoltato la domanda più pertinente e intuitiva: come si comportano le forze politiche negli altri Paesi europei?
Beh, altrove di nomi di leader nei simboli se ne vedono davvero pochi.
Ed è quasi un luogo comune, persino a sinistra, che il socialismo europeo sia morto. Al contrario, apprendiamo ora che la vera rivelazione, in Francia, delle imminenti elezioni per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo è proprio una lista animata dal vecchio, glorioso Ps, vera araba fenice, dato per defunto più e più volte, insieme con altri soggetti della sinistra democratica, civica e liberal-libertaria.
Ed è di pochi giorni fa la notizia dell’intenzione del socialista Pedro Sanchez di continuare a guidare l’esecutivo spagnolo. Per non dire del Cancelliere tedesco Olaf Scholz o del Labour britannico, in grado di contendere ai conservatori la guida del Regno Unito, con Sadiq Khan appena rieletto sindaco di una capitale globale come Londra: è il suo terzo mandato.
Non è il caso, beninteso, di ricadere nella miope retorica di qualche decennio fa sui “tredici Paesi europei su quindici” a guida socialista. I problemi sono tanti, e di dimensioni inaudite. Somigliano ad abissi, o a voragini. È in scena una sorta di “dramma esistenziale” per la democrazia, per la stessa civiltà europea, per le sorti dello Stato di diritto, della laicità, dello spazio sociale europeo. E, volgendo lo sguardo “al resto d’umanità”, il dramma si presenta inequivocabilmente in forma di tragedia.
Consapevoli di ciò, tuttavia, dovremmo provare a non sottovalutare l’altro rischio: quello di non riuscire a sporgere il naso oltre “l’Italietta”, come la definiva efficacemente, tra gli altri, un cantautore sensibile come Rino Gaetano.
settimananews.it/politica/politica-la-anomalia-italiana/

PRESENTANDOCI

Cercasi un fine è “insieme” un periodico e un sito web dal 2005; un’associazione di promozione sociale, fondata nel 2008 (con attività che risalgono a partire dal 2002), iscritta al RUNTS e dotata di personalità giuridica. E’ anche una rete di scuole di formazione politica e un gruppo di accoglienza e formazione linguistica per cittadini stranieri, gruppo I CARE. A Cercasi un fine vi partecipano credenti cristiani e donne e uomini di diverse culture e religioni, accomunati dall’impegno per una società più giusta, pacifica e bella.


 

 

SORRIDENDO

Ultimi Articoli

Contribuendo

Con il 5×1000 realizziamo:
scuole di formazione sociale e politica, un sito web e un periodico di cultura e politica, insegnamento dell’italiano per cittadini stranieri, incontri, dibattiti…
Basta la tua firma e il numero dell’associazione 91085390721 nel primo riquadro sul volontariato.

———
Bonifico Bancario
Cercasi un Fine APS
IBAN IT26C0846941440000000019932
BCC Credito Cooperatvo
oppure CCP 000091139550 intestato ad Associazione Cercasi un fine