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L’antifascismo e la trappola dell’a-fascismo, di Anna Loretoni
L’annullamento della presentazione del libro del professor Luciani, Rossa e plebea. Pisa, mezzo secolo fa da parte del Comune di Lucca, presentazione poi tenutasi il 16 marzo in una sala della Provincia, è un evento grave, come dimostra l’interrogazione parlamentare di alcuni deputati toscani, e va inserita…
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Le stanchezze della geopolitica, di Enrico Raugi
Nell’età dell’informatizzazione avanzata, la quotidianità ha subito un’accelerazione senza precedenti. Lo smartphone è divenuto, ortopedicamente, estensione del nostro braccio e succursale della nostra memoria. Viceversa, la nostra capacità di apprendere, non ha migliorato la sua performance di pari passo, tanto che, essa, non è in grado di…
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Ossimori e tirannie, di Angela Donatella Rega
Sentiamo parlare in questi giorni di guerre sante e nella Storia non è la prima volta di certo che se ne sia sentito parlare. Molte guerre sono state definite “sante”. Persino quelle naziste e altre guerre genocide sono state definite “sante” da chi le scatenava.…
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Perchè dobbiamo nominare il male, di Vito Mancuso
Liliana Segre ha affermato: “Fra qualche anno della Shoah ci sarà una riga nei libri di storia, e poi nemmeno quella”. È possibile evitare un simile esito? Cominciamo col dire che dare un nome agli eventi è essenziale. Significa com-prenderli, prenderli con, farli propri: un…
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Quando la politica italiana era dalla parte degli oppressi, di Vincenzo Giardina
Giovanni Pirelli, Joyce Salvadori Lussu, Enrico Berlinguer: l’ex partigiano primogenito di famiglia di imprenditori, la poeta e traduttrice anticolonialista, il politico che prova a immaginare una via oltre la guerra fredda. Tre italiani che avevano avviato un dialogo su resistenza e liberazione con Amílcar Cabral,…