La riflessione sulla pratica etica e sui codici, in particolare, non vuole essere un obbligo
all’obbedienza tout court, ma uno stimolo alla riflessione personale e collettiva per aumentare la
consapevolezza sulle azioni intraprese (o da intraprendere) e per migliorare il proprio lavoro in
relazione a quello degli altri.
La presente ricerca riguarda l’analisi comparativa di codici etici universitari della zona Euro a partire dal codice cardine della MCU (Magna Charta Universitatum). Le principali domande della ricerca sono tre: 1. Esiste una struttura univoca e uniforme per la progettazione e creazione di un codice etico? 2. I codici sono completi in merito alla presenza delle parole-chiave e al loro significato interno alle
singole istituzioni? 3. I codici, così strutturati, sono utili al buon funzionamento dell’istituzione universitaria? Per poter rispondere a tali domande si è proceduto, prima di tutto, con lo stato dell’arte in merito ai codici etici universitari. In secondo luogo, è stato affrontato il tema della corruzione accademica. In terzo luogo, sono state definite le parole chiave utilizzate per l’analisi, che è stata svolta considerando la struttura, gli aspetti linguistici e i contenuti dei codici. Il bilancio complessivo ha messo in luce che i codici non sono completi, non sono chiari e, di conseguenza, risultano inutili alla comunità universitaria a meno che non si attui un percorso formativo su vari ambiti: la formazione alla stesura del codice, la formazione al codice stesso e la formazione alla professione. Per la stesura al codice è stata inoltre proposta una griglia di valutazione per i codici già esistenti, ma che può essere utilizzata anche per redigere interamente i codici.
Lidia Calabrò è docente di ruolo per la lingua inglese nella scuola secondaria di II grado. Ha conseguito un dottorato in Scienze Sociali con indirizzo in Etica Pubblica presso la Pontificia Università Gregoriana. È specializzata nell’insegnamento dell’italiano a stranieri. Ha collaborato con varie università italiane e all’estero per l’insegnamento dell’italiano L2/LS. Dal 2018 è prof.ssa a contratto di Didattica delle Lingue Moderne e Didattica Applicata delle Lingue Moderne presso l’UNINT (Università degli Studi Internazionali di Roma) e dal 2023 prof.ssa a contratto per i Laboratori di lingua inglese (III, IV e V) per il corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria di Sapienza Università di Roma. Ha varie pubblicazioni sulla didattica dell’italiano a stranieri e sulla didattica generale.


