Solo un giovane su tre si informa di politica almeno una volta a settimana: il rapporto Istat, di Michelangelo Ostuni

Secondo il nuovo rapporto dell’Istat (“La partecipazione politica in Italia-2024“), i giovani fino ai 24 anni, e in particolare i giovanissimi (14-17 anni), rappresentano il segmento della popolazione con il maggior distacco dalla politica. Questa alta disaffezione si manifesterebbe attraverso i bassi livelli di “partecipazione invisibile”, ossia l’atto di informarsi e discutere di politica.
Come riportato, solo il 16,3% dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni e il 34,6% dei giovani tra i 18 e i 24 anni si informa di politica almeno una volta a settimana. A non informarsi mai, invece, sono rispettivamente il 60,2% e il 35,4%. La ragione principale della mancata informazione è il disinteresse, seguito dalla sfiducia nella politica, che aumenta nel passaggio dall’età giovanile a quella adulta. Statisticamente, poi, la disaffezione politica tra i giovani è un fenomeno che riguarda più i ragazzi che le ragazze. Negli uomini nella fascia di età 14-34 anni, la probabilità di non informarsi mai è cinque volte maggiore rispetto a chi ha 65 anni o più. Per le donne è poco più che doppia.
Malgrado lo scarso interesse verso l’attualità politica, i giovani mostrano forme di partecipazione legate alle nuove tecnologie, e in particolare ai social media. È stato notato come gli adulti fino a 44 anni, e in particolare i giovani, utilizzino ampiamente Internet per informarsi di politica, con percentuali che superano il 60%. In modo specifico, tra i 18-24enni, le giovani donne che usano Internet per questo scopo più dei loro coetanei maschi (64,1% contro 60,9%). Per quanto riguarda i social media, che costituiscono una fonte di informazione per tutte le fasce di popolazione ad eccezione dei più anziani, il 44,6% dei giovani nella fascia 18-24 anni li usa per informarsi, sempre con una prevalenza delle donne (48,1%) rispetto agli uomini (41,2%). Inoltre, i giovani risultano sono i più attivi nell’esprimere opinioni su temi sociali o politici attraverso siti web e social media, mostrando una particolare predisposizione verso questa forma di partecipazione politica.
Nell’analizzare la disaffezione dei giovani alla politica, risulta cruciale guardare al contesto familiare, che gioca un ruolo decisivo nel distacco dalla politica. Il 14,4% dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni, infatti, vive in famiglie dove nessun componente si informa mai di politica, e il 17,7% in famiglie dove non se ne parla mai.
A livello regionale, il Mezzogiorno emerge come l’area del Paese con i più bassi livelli di coinvolgimento politico. Al Sud, solo il 40% circa della popolazione si informa di politica almeno una volta a settimana, contro una maggioranza nel Centro-Nord (52-54%). Da ciò ne deriva la più alta quota di persone che non si informano mai di politica: 37,3% al Sud, a fronte del 25% delle regioni settentrionali. Calabria, Sicilia e Campania occupano i primi posti per numero di uomini e donne che non si informano e non parlano ai di politica. Emblematico è il fatto che in circa un terzo delle famiglie calabresi e siciliane, nessun componente di 14 anni o più si informa di politica, a fronte di una media nazionale del 20,9%.

/lespresso.it/c/giovani/2025/9/22/giovani-partecipazione-politica-rapporto-istat/57058

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