Passerà questo tempo sospeso…
Potremo allora,
guardando il mare,
tornare a respirare libertà?
Sarà davanti a noi lo stesso mare?
O solo la sua forma avrà,
quell’inferno d’acqua
Chiuso su speranze disgregate?
Se nelle conchiglie
non sentiremo più suoni d’onda
ma solo l’eco di mille e mille voci,
potremo mai, senza vergogna,
comprare la nostra
scontata libertà
con l’immensa urgenza
cercata e negata a tanti?
Sarà lo stesso mare,
quello che stupiti guarderemo
accogliere il sole di un tramonto infuocato?
Se giustizia regnasse in questo mondo
non toccherebbe sempre agli stessi
navigare quel mare
in balia dei flutti
cercare disperati
la salvezza nella stretta di una mano
E provare l’immensa solitudine
nel colpevole silenzio
di chi volge altrove lo sguardo
Urge tacere, adesso
Troppe le parole sprecate
Urge agire
perché quel mare
che crediamo nostro
sia luogo che abbraccia
e non inganno di romantici tramonti
Cercasi un fine è “insieme” un periodico e un sito web dal 2005; un’associazione di promozione sociale, fondata nel 2008 (con attività che risalgono a partire dal 2002), iscritta al RUNTS e dotata di personalità giuridica. E’ anche una rete di scuole di formazione politica e un gruppo di accoglienza e formazione linguistica per cittadini stranieri, gruppo I CARE. A Cercasi un fine vi partecipano credenti cristiani e donne e uomini di diverse culture e religioni, accomunati dall’impegno per una società più giusta, pacifica e bella.