LAVORATORI LEONARDO: L’APPELLO DEI VESCOVI DI NOLA E ACERRA

Monsignor Marino e monsignor Di Donna uniscono la propria voce a quella dei dipendenti della Leonardo S.p.A., impegnati nei siti di Pomigliano d’Arco e Nola, per chiedere ai vertici aziendali certezze sul futuro dei due stabilimenti.

La voce del vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino, e del vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, si unisce a quella dei dipendenti della Leonardo S.p.A., impegnati nei siti di Pomigliano d’Arco e Nola, per chiedere ai vertici aziendali certezze sul futuro dei due stabilimenti.
«Non possiamo non accogliere e fare nostri i timori di centinaia di lavoratori dei nostri territori: il loro futuro è il futuro delle loro famiglie. Facciamo nostri i dubbi dei numerosi dipendenti sulle scelte dell’azienda che suggeriscono scenari di progressiva riduzione della produzione per il mercato civile fino a giungere al suo stop. Anche tenendo conto delle prospettive nazionali che tristemente sembrano prevedere la sottrazione di risorse al sociale e l’aumento di quelle destinate alle armi, avvertiamo come nostri i timori dei lavoratori; li abbiamo incontrati e abbiamo potuto leggere nei loro occhi il disorientamento e anche l’afflizione: scegliere di scioperare invece di potersi dedicare, con la consueta passione, alle loro mansioni, aggiunge sofferenza a sofferenza», dichiarano monsignor Di Donna e monsignor Marino.
I presuli campani chiedono ai vertici di Leonardo S.p.A. di ascoltare le perplessità espresse dai lavoratori attraverso le diverse organizzazioni sindacali e fornire garanzie certe sui posti di lavoro: «In questo tempo storico, carico di bellicose tensioni internazionali, come Pastori di questa magnifica terra invitiamo tutti a camminare, insieme, sulla via saggia della riconciliazione e del dialogo, verso il comune orizzonte delle scelte di pace sociale e di buona politica industriale. Al Governo, alla Regione e alla Città Metropolitana chiediamo – aggiungono monsignor Marino e monsignor Di Donna – di unire la loro voce alla nostra: una buona politica, ha ricordato papa Leone in occasione del Giubileo dei Governanti, lavora per la pace sia a livello sociale che internazionale».

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