Il negoziato non è resa incondizionata: dal Papa parole altissime che non equiparano difesa e offesa, di Riccardo Cristiano

Sono parole che meritano di essere lette con attenzione quelle che Francesco ha pronunciato al riguardo della guerra in Ucraina in un’intervista concesse alla Radio Svizzera e rilasciata prima che il presidente ucraino Zelenski decidesse di recarsi ad Ankara da quell’Erdogan che si propone come mediatore tra Kiev e Mosca. Ha detto Francesco: “ è più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. E oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è una parola coraggiosa.
Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà?”
Ciò che spicca per molti è il termine “negoziare”. È ovvio ed è quello che non ci sarebbe stato senza resistenza armata. E infatti il Papa ha detto anche che bisogna avere il coraggio della bandiera  bianca per arrivare al negoziato che non si accettava. Dunque nel caso di specie non parla di una resa incondizionata, come sarebbe stato se si fosse pensato ad una nuova Monaco. E questo coraggio di riconoscere una sconfitta, cioè di non poter difendere tutto, a mio avviso può averlo soltanto chi ci ha provato, ha lottato.
Ora chi alza bandiera bianca e chiede il negoziato vede con coraggio i suoi limiti, la disparità di forze, i cedimenti di alcuni. E quindi il rischio terribile. Non entro nella disanima dei perché o per come. Dico che quello di Francesco è un discorso altissimo e molto diverso da quello di chi ha equiparato difesa e offesa.
Il papa, che mai ha invitato a non armare l’Ucraina, sa bene che nessuno ha tutta la ragione o tutto il torto, per questo aveva proposto di ragionare in termini più ampi, di cooperazione e sicurezza europea. Non ha detto mai agli ucraini “mettete dei fiori nei vostri cannoni”, ha detto piuttosto che “chi difende ama”. Il suo discorso dovrebbe invitare anche  il mondo pacifista, che gli si è sempre ritenuto vicino, ad amare come chi difende i diritti dei popoli, non l’astratto irenismo o un bellicismo altrettanto astratto e marziale.

www.globalist.it/world/2024/03/10/il-negoziato-non-e-resa-incondizionata-dal-papa-parole-altissime-che-non-equiparano-difesa-e-offesa/

PRESENTANDOCI

Cercasi un fine è “insieme” un periodico e un sito web dal 2005; un’associazione di promozione sociale, fondata nel 2008 (con attività che risalgono a partire dal 2002), iscritta al RUNTS e dotata di personalità giuridica. E’ anche una rete di scuole di formazione politica e un gruppo di accoglienza e formazione linguistica per cittadini stranieri, gruppo I CARE. A Cercasi un fine vi partecipano credenti cristiani e donne e uomini di diverse culture e religioni, accomunati dall’impegno per una società più giusta, pacifica e bella.


 

 

VI ASPETTIAMO AL NOSTRO CONVEGNO,
Trani, 9-11 Maggio 2025
Per info clicca sulla locandina
oppure scrivi a amministrazione@cercasiunfine.it

___________________________________________________________________________ Il 5 aprile 2025, si è svolta l'Assemblea annuale dei soci di Cercasi un fine per l'approvazione del bilancio (che tra qualche giorno sarà pubblicato sul sito regionale RUNTS, nel nostro spazio). L'Assemblea ha anche votato e/o confermato le cariche associative, che sono le seguenti:

Direttivo: Rocco D’AMBROSIO (presidente), Matteo LOSAPIO (vice presidente), Carlo RESTA (tesoriere), Nunzio LILLO (segretario), Giuseppe FERRARA (direttore della Biblioteca Bice Leddomade, bibliotecaleddomade@cercasiunfine.it), Franco GRECO, Donatella A. REGA.
associazione@cercasiunfine.it

Redazione del Periodico, oltre ai membri del Direttivo: Eleonora BELLINI, Vito CATALDO, Davide D'AIUTO, Paolo IACOVELLI, Lucio LANZOLLA, Elisabetta RESTA, Massimo DICIOLLA, Isabella SANTINI (collaboratrice per l’amministrazione).

Redazione web: Vito CATALDO, Davide D’AIUTO (Responsabile DPO), Paolo IACOVELLI, Eleonora BELLINI, Matteo LOSAPIO. email: webmaster@cercasiunfine.it

Responsabili del gruppo I CARE 2024-2025: Volontarie del Servizio Civile Universale: Naomi BARBERIO, Francesca CAPONIO, Alessia CIMMARUSTI, Giovanna SPINELLI; Fara CELLAMARE (OLP per i volontari SCU); mail: icare@cercasiunfine.it

Auguri a tutti e buon servizio nella scia del I CARE di Lorenzo Milani. Grazie ai soci per la loro presenza o partecipazione on line o per delega.

Ultimi Articoli

Contribuendo

Per sostenere le nostre attività, cioè le scuole di formazione sociale e politica, questo sito web e il periodico cartaceo di cultura e politica, l’insegnamento dell’italiano per cittadini stranieri, la biblioteca “Bice Leddomade” e le altre attività di formazione culturale e sociopolitica, ti invitiamo a:

  • Donare un sostegno economico attraverso un Bonifico Bancario Cercasi un Fine APS

IBAN IT26C0846941440000000019932 BCC Credito Cooperatvo oppure CCP 000091139550 intestato ad Associazione Cercasi un fine

  • Donare il tuo 5×1000: basta la tua firma e il numero dell’associazione 91085390721 nel primo riquadro (in alto a sinistra) dedicato al Terzo Settore – RUNTS. 
  • Predisporre un lascito nel tuo testamento: hai la possibilità di aiutarci nel futuro – nel rispetto della legge, senza escludere possibili soggetti legittimari – attraverso il dono di qualcosa a Cercasi un fine (come una somma di denaro, beni mobili o immobili, una polizza di vita). Il testamento è un atto semplice, libero, sempre revocabile. Con il tuo lascito sosterrai le nostre attività. 

Grazie per quello che farai per noi.

SORRIDENDO