Ancorati alla terra e protesi verso il Cielo, di Rocco D’Ambrosio

Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio
(Lc 24, 46-53 – Ascensione A).

Ho sempre pensato che la festa dell’ascensione sia uno degli episodi del Vangelo, a un tempo, più “terrestri” e “celesti” allo stesso tempo. Lo penso anche perché è insito nella fede cristiana oscillare tra un guardare tanto, spesso troppo, il cielo e un guardare tanto, spesso troppo, la terra. Aristotele insegna che la virtù sta nel mezzo; del resto il buon senso spicciolo ci avverte che chi guarda troppo il cielo… cade nelle buche! E chi guarda troppo per terra… sbatte contro gli ostacoli! L’ascensione al cielo ci aiuta a mantenerci nel mezzo, a essere virtuosi senza esagerare ed evitando gli estremismi.

Più volte Gesù ricorda che il cielo è la meta: viviamo e lavoriamo per andare in cielo, per raggiungere la gioia e la serenità senza fine. Il Cielo è il punto di riferimento: non a caso nel Padre Nostro chiediamo che “la sua volontà sia fatta come in Cielo così in terra”. Ma il Cielo di Gesù ci rimanda alla terra. È Gesù a inviare i suoi discepoli come testimoni sino ai confini del mondo, a tutti i popoli.

La parte “terrestre” di questa festa è l’essere inviati come testimoni, ma anche l’essere sostenuti in questo difficile compito: “Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto”. Non mi dilungo su ciò perché conosciamo bene il dinamico scambio tra il nostro impegno di testimonianza e il sostegno della partenza dall’alto, cioè il Suo Spirito.

L’icona dell’ascensione, il suo dinamismo terrestre-celeste non è solo un’icona da contemplare è anche una “misura” della nostra vita. L’impegno in questo mondo – sia esso per la salute, contro le guerre e il malaffare, per la pace e la giustizia in ogni ambiente e cosi via – rischiano spesso, per noi cristiani, di diventare troppo “terrestri”, dimenticando la meta del Cielo. All’estremo opposto, una fede spiritualizzata e disincarnata fa riferimento al Cielo in maniera immatura e deleteria. La virtù mediana è collegare continuamente, nel cuore come nella mente, la meta con l’impegno e viceversa. Non è certamente facile ma è l’equilibrio della nostra fede: i piedi ancorati per terra e uno sguardo al Cielo. Sempre.

Rocco D’Ambrosio [presbitero, docente di filosofia politica, Pontificia Università Gregoriana, Roma; presidente di Cercasi un fine APS]

PRESENTANDOCI

Cercasi un fine è “insieme” un periodico e un sito web dal 2005; un’associazione di promozione sociale, fondata nel 2008 (con attività che risalgono a partire dal 2002), iscritta al RUNTS e dotata di personalità giuridica. E’ anche una rete di scuole di formazione politica e un gruppo di accoglienza e formazione linguistica per cittadini stranieri, gruppo I CARE. A Cercasi un fine vi partecipano credenti cristiani e donne e uomini di diverse culture e religioni, accomunati dall’impegno per una società più giusta, pacifica e bella.


 

 

          Con il 5x1000 e il ricavato della vendita dei libri sosteniamo:

    scuole di formazione sociale e politica, 

    sito web e periodico di cultura e politica, 

    insegnamento dell’italiano per cittadini stranieri gruppo I Care, 

    la biblioteca “Bice Leddomade”,

    incontri, dibattiti…

 

          basta la tua firma 

          e il numero dell'associazione 

          

         91085390721 


         nel primo riquadro sul volontariato

___________________________________________________________________________

Ultimi Articoli

Contribuendo

Per sostenere le nostre attività, cioè le scuole di formazione sociale e politica, questo sito web e il periodico cartaceo di cultura e politica, l’insegnamento dell’italiano per cittadini stranieri, la biblioteca “Bice Leddomade” e le altre attività di formazione culturale e sociopolitica, ti invitiamo a:

  • Donare un sostegno economico attraverso un Bonifico Bancario Cercasi un Fine APS

IBAN IT26C0846941440000000019932 BCC Credito Cooperatvo oppure CCP 000091139550 intestato ad Associazione Cercasi un fine

  • Donare il tuo 5×1000: basta la tua firma e il numero dell’associazione 91085390721 nel primo riquadro (in alto a sinistra) dedicato al Terzo Settore – RUNTS. 
  • Predisporre un lascito nel tuo testamento: hai la possibilità di aiutarci nel futuro – nel rispetto della legge, senza escludere possibili soggetti legittimari – attraverso il dono di qualcosa a Cercasi un fine (come una somma di denaro, beni mobili o immobili, una polizza di vita). Il testamento è un atto semplice, libero, sempre revocabile. Con il tuo lascito sosterrai le nostre attività. 

Grazie per quello che farai per noi.

SORRIDENDO