L’Africa che crede di conoscere non è quella che si svela in questo libro, coinvolgente e arguto come è il suo autore, il giornalista comboniano più noto in Italia, padre Giulio Albanese.
Attraverso lo sguardo del missionario, esperto di cultura africana e testimone diretto, il lettore è accompagnato in un viaggio profondo, che sfida i pregiudizi e risveglia una nuova consapevolezza su un continente tanto dimenticato quanto decisivo per il futuro del mondo. Una terra vulnerabile, che sconta ancora le ferite di un passato coloniale e le difficoltà quotidiane di un presente segnato da violenze e povertà, ma capace al contempo di essere fucina di speranza, volàno di rinascita, custode di straordinarie risorse umane e spirituali.
In un mondo che guarda al continente africano solo in ottica utilitaristica e talvolta predatoria, questo libro aiuta a rileggere il futuro, offrendo le chiavi per contribuire a una visione più equa e integrata dei rapporti internazionali, in un’ottica di giustizia sociale, pace e sviluppo umano.
Questo non è solo un interessantissimo e piacevole lettura: è uno strumento che ci invita a rivedere le nostre convinzioni, un laboratorio di esperienze umane, un richiamo spirituale, un viaggio interiore che accende il desiderio di incontrare l’altro e costruire legami nuovi.
Un libro che accende il dibattito sulla globalizzazione, sulla sostenibilità e sulle sfide attuali, ma anche uno strumento prezioso che custodisce conoscenze custodisce.
Attraverso lo sguardo del missionario, esperto di cultura africana e testimone diretto, il lettore è accompagnato in un viaggio profondo, che sfida i pregiudizi e risveglia una nuova consapevolezza su un continente tanto dimenticato quanto decisivo per il futuro del mondo. Una terra vulnerabile, che sconta ancora le ferite di un passato coloniale e le difficoltà quotidiane di un presente segnato da violenze e povertà, ma capace al contempo di essere fucina di speranza, volàno di rinascita, custode di straordinarie risorse umane e spirituali.
In un mondo che guarda al continente africano solo in ottica utilitaristica e talvolta predatoria, questo libro aiuta a rileggere il futuro, offrendo le chiavi per contribuire a una visione più equa e integrata dei rapporti internazionali, in un’ottica di giustizia sociale, pace e sviluppo umano.
Questo non è solo un interessantissimo e piacevole lettura: è uno strumento che ci invita a rivedere le nostre convinzioni, un laboratorio di esperienze umane, un richiamo spirituale, un viaggio interiore che accende il desiderio di incontrare l’altro e costruire legami nuovi.
Un libro che accende il dibattito sulla globalizzazione, sulla sostenibilità e sulle sfide attuali, ma anche uno strumento prezioso che custodisce conoscenze custodisce.
GIULIO ALBANESE
Giulio Albanese, missionario comboniano è direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali e dell’Ufficio per la cooperazione missionaria del Vicariato di Roma. Ha fondato e diretto per molti anni l’agenzia di stampa Misna. Collabora con varie testate, fra cui Avvenire e L’Osservatore Romano. È anche membro del Consiglio per la Sezione dei Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato della Santa Sede. Tra i suoi ultimi libri si segnalano Vittime e carnefici, Nel nome di Dio (Einaudi) e Poveri noi (Einaudi).