Una medaglia d'oro al valor civile per il coraggio di Eleonora
Ora che ad Eleonora è stato dato l'ultimo saluto, possiamo dirlo: Eleonora Cantamessa merita una medaglia d'oro al valore civile. Le è dovuta, per un gesto controcorrente rispetto alle indifferenze e agli egoismi.
Lo si deve ai genitori della dottoressa, che nei giorni del lutto hanno saputo dirci che la civiltà è un valore che resiste, minoritario ma forte. Ecco, il nostro è un messaggio che è destinato al Colle più alto di Roma, al Capo dello Stato. Nell'attesa, ieri l'addio alla dottoressa che non ha esitato a compiere quello che Papa Francesco ha definito "il gesto del buon Samaritano".
La chiesa parrocchiale di Trescore Balneario, nel Bergamasco, era gremita: accanto al feretro, con sopra il camice bianco di Eleonora, accanto ai genitori e il fratello Luigi, centinaia di persone per un "Grazie!" corale. Dopo la comunione, mamma Mariella in lacrime è andata ad accarezzare il feretro, appoggiandoci sopra la testa "Grazie di cuore a tutti" ha detto papà Mino Cantamessa, parole interrotte dalla commozione, al termine del funerale della figlia Eleonora, la dottoressa di 44 anni uccisa domenica sera a Chiuduno mentre soccorreva un indiano ferito a terra, Kumar Baldev, a sua volta morto.
"Il Vangelo - ha detto il parroco - raccontava di te, Eleonora: quando abbiamo ascoltato 'Era in viaggio, passandogli accanto vide e ne ebbe compassione'. Tutto era buio, poco si potrebbe vedere nel buio, specialmente quando si sfreccia in auto. Tutto potrebbe essere un comodo alibi per andare oltre. Ma anche nel buio un cuore educato da sempre alla luce dell'amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e il prossimo tuo come te stesso, quel cuore non può non fermarsi".
Per Eleonora anche il pensiero di Papa Francesco: "Ha concluso la sua vita terrena compiendo il gesto del buon Samaritano". E poi, la testimonianza del premier Enrico Letta e la vicinanza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ha fatto depositare ai piedi della bara una corona di fiori.
Quello di Eleonora è stato un amore gratuito, disinteressato. Non si è chiesta: sei uguale a me o sei diverso? Ha solo pensato: tu sei un uomo che ha bisogno di me. E poi ancora le parole di papà Mino: "Abbiamo avvertito una profonda condivisione del dolore.
Proprio 46 anni fa - ha detto, guardando la moglie - celebravamo le nostre nozze su questo stesso altare, oggi accompagniamo Eleonora alla sepoltura. Tutto era stabilito nel progetto di Dio. Alla comunità di indiani esprimiamo il nostro fermo convincimento che nel disegno di Dio c'è anche il dono della redenzione e della rinascita, durante e dopo l'espiazione della pena per gli autori del tragico fatto".
fonte: http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=49004&typeb=0&Una-medaglia-d-oro-al-valor-civile-per-il-coraggio-di-Eleonora, 15.09.2013