"Vedo il rischio - continua Rosy Bindi - di una deriva oligarchica e autoritaria strettamente legata alla delegittimazione del Parlamento. Non mi riferisco ai 5 Stelle. Per l'eterogenesi dei fini, sarebbero le opposizioni di destra, con la cultura dei 'pieni poteri', ad avvantaggiarsi rispetto alle forze che compongono questo governo. Un trionfo del Sì manderebbe in crisi l'esecutivo e darebbe argomenti alle destre populiste, sovraniste e demagogiche di questo Paese. Io per la Carta passo anche sopra i governi, sia chiaro. Ma se mi chiede se questo è un voto contro il Pd o l'alleanza con M5s, dico che non è assolutamente così. Oggi io sono senza patria partitica, ma faccio le mie battaglie. Rivendico che la difesa della Carta è nel dna dei cattolico-democratici. Così come la richiesta di politiche migratorie giuste e umane e la lotta alle disuguaglianze sociali".
https://www.agi.it/politica/news/2020-09-01/referendum-deriva-autoritaria-rosy-bindi-9537018/