Maremma: il prezzo dell'incuria, di Felice D'Agostini
Intere famiglie sono state evacuate, tante le persone che hanno cercato rifugio sui tetti delle case. Chiusa l’autostrada A1 in alcuni tratti e sospesa la circolazione ferroviaria fra Grosseto e Orbetello. Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha chiesto l'intervento dell'esercito. “Ci sono molte cause per spiegare la violenza dei fenomeni meteo che stanno colpendo il nostro Paese, e ve ne sono altrettante per i danni e le vittime che producono, compresi il dissesto idrogeologico e la gestione del territorio – dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace - Deve essere chiaro, però, che questi eventi sono sempre più frequenti e intensi e che sono la conseguenza dei cambiamenti climatici prodotti dall'uomo. Come ha recentemente dichiarato il climatologo James Hansen, della Nasa, queste anomalie non si verificherebbero in assenza del riscaldamento globale”.
Con gli ultimi nubifragi autunnali superano i 3 miliardi i danni provocati dagli eventi estremi nel 2012 con neve e ghiaccio che hanno bloccato l'Italia durante l'inverno e poi da caldo e siccità estivi che hanno bruciato i raccolti. Lo ricorda Coldiretti sottolineando che sono centinaia le aziende agricole finite sott'acqua tra Toscana, Veneto, Umbria e Lazio dove l'ondata di maltempo ha provocato danni per milioni di euro nel solo settore agricolo a causa dello straripamento dei fiumi e della pioggia intensa che hanno provocato allagamenti, ma si contano anche numerose frane e smottamenti, che hanno colpito tra l'altro vigneti, serre, stalle e ortaggi. Per Coldiretti sono gli effetti dei cambiamenti climatici in atto, una situazione che aumenta il pericolo di frane e smottamenti in un Paese come l'Italia che paga il prezzo della mancanza di una politica territoriale che ha favorito l'abbandono dell'agricoltura nelle zone difficili e la cementificazione in quelle più ricche con il risultato che a livello nazionale ci sono - sottolinea l'organizzazione agricola - 6.633 i comuni complessivamente a rischio, l'82 per cento del totale.
fonte: www.famigliacristiana.it, 13.11.2012