Ma sul nuovo fascismo attenzione all'indifferenza, di Rocco D'Ambrosio
Lo striscione fascista esposto alla Casa del Mutilato di Bari, gli insulti al martire delle Ardeatine a Terlizzi sono fra quei segnali, purtroppo in aumento in Italia, che devono destare una fattiva reazione. Sarà materia degli storici comprendere se i nuovi fascismi sono diretti eredi del vecchio; tuttavia è dovere di tutti difendere la democrazia da qualsiasi deriva fascista, omofoba, razzista, populista.
Ciò che sorprende è la spavalderia e l’arroganza dei nuovi fascisti. A mio avviso esiste un rapporto tra il fatto che esponenti del governo si mostrano in pubblico con marcato stile militaresco, non perdono occasione per creare un clima di odio verso immigrati, stranieri e rifugiati, prendono decisioni politiche senza dibattito e confronto con tutti e il fatto che diversi giovani, per strada o sui social, si sentono autorizzati ad offendere persone e istituzioni democratiche nel modo più bieco.
Infatti non esistono solo le responsabilità personali e dirette nei gesti scellerati e violenti; esistono anche le responsabilità sociali e politiche nell’alimentare quanto può essere da fertilizzante per violenze e terrorismo. Sulle prime spetta all’autorità giudiziaria indagare e accertare responsabilità. Ma sulle seconde tutti abbiamo una parte da svolgere, specie se viviamo responsabilità educative, sociali e politiche. In particolare i tempi attuali, per tutti gli educatori, chiedono grande pazienza e, al tempo stesso, intransigenza nell’educare i giovani a non indulgere in idee e atteggiamenti pre-fascisti.
Sturzo come rimedio al fascismo dilagante parlava di spronarli continuamente allo “il raccoglimento, lo studio, la preparazione“. Non dimentichiamo che il primo fascismo trionfò anche per la superficialità, il disinteresse e l’irresponsabilità di molti.
Serafino Germinario (1870-1953) è stato uno dei fondatori del Partito Popolare di Sturzo (si riunivano nella farmacia Loiacono, a Bari); per la sua azione sociale e politica fu perseguitato dal fascisti pugliesi. In un suo discorso, a Giovinazzo, ebbe a proferire un giudizio che un secolo dopo ha ancora la sua efficacia e forza: il fascismo nasce spesso nei contesti in cui «in cui la politica è fatta di forza militare, l'etica di egoismo, la religione di fariseismo, la morale di brutalità, mentre l'individuo, la famiglia, la società sanguinano sotto l'obbrobrio di un materialismo e terrorismo senza precedenti».
Rocco D'Ambrosio
fonte: Repubblica-Bari del 3 aprile 2019, p. V.
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Il fatto a cui si riferisce l'articolo è così raccontato da Repubblica-Bari:
Bari, allarme Progetto Enclave: nuovo movimento di estrema destra in città, di Francesca Russi e Chiara Spagnolo
Il 23 marzo celebrato il centenario della nascita dei Fasci di combattimento con uno striscione affisso davanti alla Casa del mutilato: 'La storia non si cancella'…
La storia non si cancella" così il 23 marzo hanno celebrato il centenario della nascita dei Fasci di combattimento con uno striscione affisso davanti alla Casa del mutilato di Bari davanti a un gruppo di estremisti di destra. La cosa è stata poi documentata sulla pagina Facebook di Progetto Enclave, un'associazione in cui confluiscono molti esponenti dell'estrema destra barese.
Tutto questo mentre in città il movimento Forza Nuova ha perso terreno e CasaPound - dopo il sequestro della sede di via Eritrea - sta valutando, viste le difficoltà logistiche, se presentare la lista alle prossime elezioni comunali. Ma la propaganda intanto continua: con affissioni sui muri e davanti alla scuole e banchetti nei quartieri per raccolta firme. Da febbraio l’organizzazione ha tenuto 8 banchetti dal rione Madonnella a Carrassi, da San Girolamo a Murat per raccogliere le firme a sostegno delle candidature per le elezioni europee.
fonte: https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/03/31/news/bari_nasce_progetto_enclave_l_estrema_destra_in_citta_-222920410/