La spesa per le armi supera i duemila miliardi di dollari, di Paolo Valentino
E’ un pianeta in armi, quello che fa da sfondo alla guerra in Ucraina. Per la prima volta, le spese militari nel mondo hanno superato la soglia stratosferica di 2 mila miliardi di dollari. Secondo il rapporto del Sipri, l’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di Stoccolma, nel 2021 la spesa globale per la difesa è stata infatti di 2113 miliardi di dollari, con un incremento dello 0,7% in termini reali e del 6,1% in termini monetari sull’anno precedente.
I cinque Paesi che hanno speso di più sono, in ordine decrescente, gli Stati Uniti, la Cina, l’India, il Regno Unito e la Russia, che insieme rappresentano il 62% del totale dei bilanci militari della Terra. Ma dietro le cifre una tendenza emerge con chiarezza: per il settimo anno consecutivo il mondo spende di più in armamenti; neppure la crisi pandemica, che pure ha innescato una forte depressione economica globale, ha frenato la spirale del riarmo.
Il rapporto consente di vedere in filigrana le posture strategiche dei diversi Paesi. Gli Stati Uniti, per esempio hanno speso 800 miliardi dollari per la difesa, una riduzione dell’1,4% rispetto al 2020. Ma il Pentagono ha cambiato la qualità della spesa, investendo il 24% in più in ricerca e sviluppo nel decennio 2012-2021, contro il 6,4% in meno nei sistemi d’arma. «Washington – spiega Alexandra Marksteiner del Sipri – vuole mantenere il suo vantaggio tecnologico sugli avversari strategici», cioè Mosca e Pechino.
Per il terzo anno consecutivo, la Russia ha aumentato le sue spese militari. Mentre ammassava forze al confine con l’Ucraina, il Cremlino ha portato nel 2021 il proprio bilancio per la difesa a 66 miliardi di dollari, il 4,1% del Pil, con un incremento del 2,9% rispetto al 2020. Gli alti proventi del gas e del petrolio hanno permesso a Mosca di spingere la spesa in armamenti, che era stata in declino tra il 2016 e il 2019. Interessante notare che la linea del cosiddetto «bilancio per la difesa nazionale», che include i fondi per i costi delle operazioni militari e delle nuove commesse e rappresenta il 75% del totale, è stato aumentato in corso d’anno del 14% rispetto alle previsioni fatte alla fine del 2020.
Un preludio all’invasione dell’Ucraina, che comunque si è preparata allo scontro sin dall’annessione della Crimea nel 2014, investendo il 72% in più nella difesa negli ultimi 7 anni. Le cifre di Kiev restano comunque modeste: 5,9 miliardi di dollari nel 2021, pari al 3,2% del PIL.
La Cina continua il suo trend: aumenta ininterrottamente la spesa militare da 27 anni. Nel 2021 ha speso 293 miliardi di dollari, il 4,7% in più dell’anno precedente.
https://www.corriere.it/opinioni/22_aprile_26/spesa-le-armi-supera-duemila-miliardi-dollari-f1e3f59a-c577-11ec-b657-ab502a045557.shtml