Buon compleanno Abu, di Titty Cherasien
di Tytty Cherasien. Nata a Tel Aviv da una coppia mista, cresciuta tra Israele e Palestina, faccio la psico pedagogista e sono una Cooperante Internazionale da una vita
Buon Compleanno Paolo, l’anno scorso ti ho scritto per farti gli auguri e per raccontarti della bellissima manifestazione che avevamo vissuto a Bologna, del frullatore emotivo che mi aveva scatenato vedere quasi mille persone, finalmente, sostenere la Siria e il suo diritto alla libertà contro chi stava massacrando un popolo.
Ti ho raccontato del dolore di un esule che non era ancora tornato alla sua Siria nella sua preghiera e tu mi hai detto che quando ti hanno allontanato coattamente era così che ti eri sentito, che capivi quando ti dicevo spesso che a volte senti, il male verso qualcosa che non c’è. Perché certe cose non si spiegano e non si raccontano a chi non le vive.
Mi hai ribadito una cosa meravigliosa quella sera che mi ha accompagnata come ogni volta che toccavo terra siriana: mi hai detto che se per te la Siria era la tua sposa, per me era e doveva essere una seconda mamma, quella che mi ha accolto tra le braccia ed era quello il posto dove trovare conforto,perchè ogni viaggio non ne portavo, ne traevo conforto, di non smettere mai di vivere con umiltà questo dono che ci è stato dato, perchè non si smette mai di avere bisogno di un posto dove sentirsi a casa e tu lo sai bene che per me la terra di Siria è stata e sarà sempre casa, quella dove, come te, proprio devo tornare.
Ti ho raccontato dell’enorme bandiera della rivoluzione che ha attraversato la bella Bologna, di quanto era stato importante vedere così tanti ragazzi giovani, prendere consapevolezze di cose che solo 12 h prima ignoravano e che non avrebbero mai più dimenticato. Di quanto era stato bello raccontare a chi non parlava il “politichese” inutile la Siria massacrata,raccontare di persone che avevano creduto tantissimo ad un’idea di riconquistare e liberare la propria terra, per un diritto legittimo, di libertà, raccontare come in una favola il racconto dei primi attivisti scesi in piazza disarmati, dei bambini uccisi per una scritta su un muro.
Mi aveva colpito tanto l’interesse dei ragazzi giovani per tutto questo e te lo avevo restituito, quasi perplessa che tutto questo potesse riguardare anche un pezzo di mondo che non era quello dell’attivismo siriano, ma quello di ragazzi giovani che vivono decontestuallizzati da tutto questo. poi mi ero resa conto di quanto ti avevo riempito la testa di questi racconti e quanto poco ti avevo fatto parlare di te, ti ho detto “scusami paolo, raccontami di te e del tuo compleanno” mi hai detto che ti avevo appena fatto un bellissimo regalo, la speranza per la nostra amata Siria, che lo avevo portato con noi nella bella Bologna e che ogni consapevolezza di chi era ignaro era un regalo che gli avevamo fatto e che avevamo fatto alla Siria.
Questo sei tu Abu, l’abnegazione per la tua amata terra siriana quella che ora sembra averti inghiottito, lasciandoci annichiliti, nel non sapere cosa fare per aiutarti, nel non capire dove sei e il perchè di questo silenzio che fa un rumore infernale per chi ti vuole bene Abuna. Noi siamo qui perchè questo silenzio non possa e non debba esistere, mai, ne oggi ne ogni altro giorno, finchè tornerai con noi Siamo qui per te, per starti vicino in un momento di gioiosa festa, la tua Abu. Buon Compleanno Abu, dovunque tu ti trovi ora che ti arrivi la più tenera delle carezze e il più forte degli abbracci, quelli che sei bravo a dare tu, quando ci sollevi da terra e ci baci in fronte, come un papà, con quella tenerezza e quella correttezza che ci hai insegnato. Abbiamo ancora bisogno di tutto questo, torna presto. Buon Compleanno Abu, con amore grande Tytty
fonte: http://www.qcodemag.it/2013/11/17/buon-compleanno-abu/, 17.11.2013