Niente sconti alla legalità, di Rocco D'Ambrosio
Perché continuare a parlare di uno schiaffo? Nel caso: lo schiaffo, o meglio l’aggressione, all'inviata del Tg1 Mariagrazia Mazzola. Perché la tenuta etica di una città si misura in tanti modi. A partire dalla chiarezza, che è nemica acerrima di ogni ambiguità, vecchia malattia nostrana. Un’aggressione è un’aggressione. Ingiustificata perché la giornalista - basta vedere il video - è stata garbata e gentile nel fare il suo mestiere. La signora no: ha aggredito con urla, schiaffi e prepotenza. Si può dire ciò? Per alcuni no: preferiscono l’ambiguità, quella che segna fortemente le famiglie, i palazzi del potere politico ed economico, il sindacato, la scuola, l’università, le parrocchie, i gruppi e le associazioni. Il parlare locale è spessissimo NI o silenzio ambiguo, raramente un SI o un No precisi. Va da sé che chiarezza non è sinonimo di perfezione, impossibile per gli umani, né di puritanesimo, deleterio quanto l’ambiguità. Chiarezza è non prendere in giro, è riconoscere quello che si è e si vive, nel bene e nel male. Chiarezza è prendere posizione e assumersi le relative responsabilità. Altrimenti la disaffezione e il qualunquismo verso gli ambienti sociali e istituzionali crescono a dismisura.
Quando esisteva la DC si diceva che la si poteva dividere in due grossi gruppi: chi mediava sempre su contenuti etici e strategie politiche e chi – da persona perbene – mediava solo sulle strategie, tenendo ben fermo che i contenuti etici non si discutono. I NO alle mafie, alla corruzione, alle tante forme di violenza e razzismo, ai rigurgiti fascisti non fanno parte delle strategie, ma dei contenuti. Non si discutono. Si incarnano, per quanto è umanamente possibile.
E’ vero sì che fino ad oggi, in diversi momenti e ambiti culturali pugliesi, ci sono tentativi seri di aggregare i tanti e nobili NO, cioè di creare una coscienza civile matura, contro tutte le mafie, i fascismi e i razzismi di turno, con la pazienza e la tenacia indispensabili per tale opera. Ma chi lo ha fatto sa bene che indignarsi, schierarsi, aggregare forze sane costa e, dalle nostre parti, costa caro.
Se pochi accettano di sopportare questi costi vuol dire che il tessuto sociale è malato moralmente e il fare del bene è ritenuto un hobby costoso o scelta di pochi. Non a caso spesso ci hanno educato a pensare che le virtù, specie quelle civili, si possono vivere “a condizione che...” (l’ambiente, i parenti e gli amici, le istituzioni siano in linea) o “dipendentemente da...” (interessi, tornaconti, strategie, potere, rispetto umano, forza delle mafie locali). “Sia il vostro parlare – raccomanda Gesù - sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno». Vale anche per gli schiaffi e le aggressioni.
Rocco D'Ambrosio
fonte: Repubblica Bari del 15 febbraio 2018