Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale
Titolo |
Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale |
Autore | R. D'Ambrosio |
Editore | Edizioni La Meridiana |
Dati | 2016, 88 pagine |
ISBN |
978-88-6153-538-1 |
recensione de Il Regno (giugno 2016):
L'approccio peculiare di D’Ambrosio alla riforma della Chiesa avviata da papa Francesco deriva dalla sua competenza professionale. Esperto di filosofia politica ed etica della pubblica amministrazione, egli applica le sue conoscenze di sociologia delle istituzioni alla Chiesa, per ottenere elementi che gli consentano una risposta alla domanda del titolo. La sua analisi istituzionale è saldamente ancorata all’asserto secondo cui le istituzioni resistono all’innovazione, come dimostrato e approfondito da un’ampia letteratura scientifica, senza perdere comunque di vista il fatto che «ogni analisi istituzionale – come la presente – è incompleta perché si ferma al ragionamento antropologico ed etico, invece andrebbe integrata e completata con il dato di fede».
È in effetti utile questo aiuto a decodificare una serie di problemi, perché consente di riconoscere il lato umano dell’istituzione, che in certe condizioni e contesti prende la deriva e gioca contro le finalità proprie della stessa. Sono chiarificatrici, per esempio, le pagine sul vizio dell’ideologia e sui criteri per riconoscerlo; e sul viluppo potere-denaro-violenza-corruzione, epifenomeni – ciascuno – di una stessa malattia dell’istituzione-Chiesa, contro cui abbiamo visto Francesco scagliarsi tante volte. Oppure il passaggio sulle forme che assume la reazione alla riforma, cioè la personalizzazione del conflitto e l’etichettamento. Su ciascuno di questi aspetti, la sociologia aiuta a trovare contromisure. Ma posto che la difficoltà di riformare un’istituzione come la Chiesa non è strana né nuova, giustamente «la domanda, invece, è: come far sì che questa riforma diventi irreversibile, anche quando papa Francesco non ci sarà più?» (65). E qui la risposta suggerita dalle scienze umane, al di là di quello che può fare la preghiera, su cui il papa non si stanca di chiedere l’aiuto di tutti, è impegnativa: non lasciare solo il leader, prendendo parte e non rimanendo indifferenti; e assumere la «prospettiva dal basso», cioè a partire dai poveri, come la direzione da far intraprendere alla Chiesa in tutte le sue dimensioni.
Daniela Sala