Luoghi comuni. Un tour etico nella città di Roma
Titolo | Luoghi comuni. Un tour etico nella città di Roma |
Autore | Rocco D'Ambrosio |
Editore | EDB |
Dati | 2013, 120p |
Collana | Itinerari |
Formato | 120x185x9 |
ISBN/EAN | 978-88-10-51329-3 |
Breve descrizione: Descrizione dell'opera Sommario Note sull'autore |
Recensione di Laura Badaracchi
in Roma-sette, settimanale diocesano allegato ad Avvenire del 21/7/2013;
http://socialchurch.redattoresociale.it
«Abbiamo scelto l’entrata laterale, quella nord, per entrare in basilica. Appena all’interno, ci dirigiamo nella zona dell’abside e ci sediamo per ammirare il bel mosaico del XIII secolo. La croce gemmata parla molto chiaro: il gregge ecclesiale, nel mosaico cervi e pecore, è dissetato dai quattro fiumi, ossia dai Vangeli». Suggestioni e pensieri scaturiti dalla contemplazione durante una visita in San Giovanni in Laterano. Sguardi che rimandano all’omelia pronunciata da papa Francesco durante la Messa crismale del Giovedì santo, quando invitava i pastori a impregnarsi dell’odore delle pecore, e a tanti altri momenti in cui il Pontefice ha richiamato alla testimonianza autentica, evangelica appunto. A delineare un itinerario spirituale ma anche civico di scoperta della capitale è il cinquantenne don Rocco D’Ambrosio, pugliese d’origine e romano d’adozione, nel volume Luoghi comuni. Un tour etico nella città di Roma, appena uscito per le Edb (120 pagine, 9 euro).
L’autore, docente di filosofia politica e direttore del Dipartimento di didattica nella Facoltà di scienze sociali della Pontificia Università Gregoriana, insegna anche etica politica presso la Scuola superiore dell'amministrazione del Ministero dell'Interno, sempre a Roma. E la sua intensa passione civile, oltre che ecclesiale, lo ha spinto a scrivere un libro scegliendo la chiave narrativa dell’incontro di due amici, che si ritrovano proprio sui sampietrini dopo tanti anni, luogo della loro conoscenza durante gli studi universitari. I due decidono di ripercorrere, come in un deja-vu, i loro passi, ma il trascorrere del tempo ha mutato alcuni orizzonti. Il loro giro della memoria si sofferma, in particolare, su alcune tappe in luoghi-simbolo della Città eterna: da Montecitorio (soprannominato “monte-potere”) al Quirinale, dal Campidoglio al Colosseo, dal “market” di via Condotti a piazza del Popolo, dal “brutto palazzo e la bella giustizia” alla stazione Termini “dei popoli”. Posti che appartengono alla cittadinanza, capaci di dipanare acute riflessioni sugli spazi urbani da rispettare, sul potere chiamato a essere servizio, sui luoghi da rendere più belli e accessibili. Discussioni affrontate un tempo, e ora attualizzate, su temi etici legati alla vita della città, segnata anche da corruzione e ingiustizie.
La lunga passeggiata proposta da D’Ambrosio – che dirige anche il periodico di cultura e politica Cercasi un fine (www.cercasiunfine.it) – non tralascia le basiliche: San Pietro con “le braccia del Bernini” e il Laterano, dove “il Battista guarda la sua chiesa” e dove – in piazza – il monumento a san Francesco «è collocato quasi in rapporto simbolico con la prima delle chiese della città e del mondo». Una figura profetica e sempre attuale che getta un ponte fino al Concilio Vaticano II, che ha stimolato tutti i credenti «a riprendere con forza il cammino di purificazione e conversione ecclesiale». In fondo, ad animare i due interlocutori e a muovere i loro passi è «la sincerità nel ricercare vie per essere autentici cristiani».
Laura Badaracchi