L’ordine della reciprocità. Il ruolo del dono e dello scambio nella religione e nelle istituzioni
Titololo | L’ordine della reciprocità. Il ruolo del dono e dello scambio nella religione e nelle istituzioni. |
Autore | Vincenzo Rosito |
Editore | Cittadella Editrice |
Dati | Assisi 2012, pp. 284 |
ISBN | 978-88-308-1269-7 |
Breve descrizione: La reciprocità è alla base delle nostre relazioni affettive e dei nostri rapporti interpersonali. Anche all’interno dei contesti familiari di appartenenza, delle comunità religiose o del mondo politico e istituzionale in cui viviamo, l’ordine della reciprocità rappresenta quello spazio di relazione, quella trama di socialità che permette gli scambi più importanti della nostra esistenza. Esiste dunque un ambito specifico della mutualità dei gesti, della corrispondenza dei sentimenti e della convergenza delle pratiche sociali. Questo livello specifico dell’interazione coincide con uno spazio sociale in cui la cura reciproca tra le persone è inseparabile dalla cura che ciascuna di esse ha per la relazione stessa. È questo il modo di operare della reciprocità all’interno del paradigma antropologico del dono, dello scambio sociale e della concezione cristiana di comunità. Plasmato sul modello della relazione tra uomo e Dio, l’ordine della reciprocità non è quello della fusione delle coscienze, né quello dell’incontro formale tra soggetti radicalmente differenti, esso, piuttosto, coincide con lo spazio di uno scambio inclusivo, fecondo e duraturo. Quello di reciprocità è dunque un concetto chiave per l’analisi formale ed empirica delle modalità contemporanee dell’essere in relazione all’interno dei contesti sociali, istituzionali, religiosi e politici di identificazione. La sociologia degli ultimi due secoli si è abbondantemente soffermata sulla struttura dinamica della reciprocità in quanto principio formale della relazionalità sociale; ne è emerso un dispositivo di “interazione nello scambio” che mette in evidenza le dinamiche di mutualità e i continui processi di rinegoziazione su cui poggiano i meccanismi di costruzione delle identità personali e sociali. In questo volume si intende proporre un’analisi del “principio reciprocità” analizzandone le configurazioni pratiche all’interno di due ambiti specifici: quello delle configurazioni istituzionali di socializzazione e quello delle pratiche e dei saperi condivisi all’interno della sfera del religioso. Se da un lato i processi di istituzionalizzazione rappresentano un momento del religioso, in virtù della strutturazione delle fedi in contesti di appartenenza e di organizzazione istituzionale, dall’altro la specificità della religione cristiana è autonomamente configurabile in funzione delle articolazioni pratiche ed epistemiche di peculiari forme di relazione. |