Lettera ai Vescovi Italiani sul razzismo dilagante, luglio 2018
Roma, 14 luglio 2018
Eminenza Reverendissima Mons. Gualtiero Bassetti, presidente della CEI
Eccellenze Reverendissime, Vescovi delle Chiese Cattoliche in Italia,
vi scriviamo per riflettere con voi su quanto sta attraversando, dal punto di vista culturale, il nostro Paese e l’intera Europa.
Cresce sempre più una cultura con marcati elementi di rifiuto, paura degli stranieri, razzismo, xenofobia; cultura avallata e diffusa persino da rappresentanti di istituzioni.
In questo contesto sono diversi a pensare che è possibile essere cristiani e, al tempo stesso, rifiutare o maltrattare gli immigrati, denigrare chi ha meno o chi viene da lontano, sfruttare il loro lavoro ed emarginarli in contesti degradati e degradanti. Non mancano, inoltre, le strumentalizzazioni della fede cristiana con l’uso di simboli religiosi come il crocifisso o il rosario o versetti della Scrittura, a volte blasfemo o offensivo.
I recenti richiami - in primis dei cardinali Parolin e Bassetti - al tema dell’accoglienza sono il punto di partenza; ma restano ancora poche le voci di Pastori che ricordano profeticamente cosa vuol dire essere fedeli al Signore nel nostro contesto culturale, iniziando dall’inconciliabilità profonda tra razzismo e cristianesimo. Un vostro intervento, in materia, chiaro e in sintonia con il magistero di papa Francesco, potrebbe servire a dissipare i dubbi e a chiarire da che parte il cristiano deve essere, sempre e comunque, come il Vangelo ricorda. Come ci insegnate nulla ci può fermare in questo impegno profetico: né la paura di essere fraintesi o collocati politicamente, né la paura di perdere privilegi economici o subire forme di rifiuto o esclusione ecclesiale e civile.
E’ così grande lo sforzo delle nostre Chiese nel soccorrere e assistere gli ultimi, attraverso le varie strutture e opere caritative. Oggi riteniamo che l’urgenza non sia solo quella degli interventi concreti ma anche l’annunciare, con i mezzi di cui disponiamo, che la dignità degli immigrati, dei poveri e degli ultimi per noi è sacrosanta perché con essi il Cristo si identifica e, al tempo stesso, essa è cardine della nostra comunità civile che deve crescere in tutte le forme di "solidarietà politica, economica e sociale” (Art. 2 della Costituzione).
Grati per la vostra attenzione e in attesa di un vostro riscontro, vi salutiamo cordialmente.
Firmatari in ordine alfabetico
- di seguito riportiamo i nomi dei primi 95 firmatari della lettera inviata ai vescovi il 14 luglio 2018;
- nel file allegato è riportato l'intero testo con elenco delle adesioni giunte su questo sito, in ordine di arrivo;
- la raccolta firme (più di 1150 firme di sacerdoti, religiose e laici) si è chiusa ufficialmente il 26 luglio pomeriggio, tuttavia diverse firme sono giunte anche dopo questa data e sono state inserite;
- altre note e rassegna stampa a fine pagina.
1. Luigi ADAMI, parroco, già delegato diocesano per l’Ecumenismo, Verona
2.Ambroise ATAKPA, docente Teologia Dogmatica, Pontificia Università Urbaniana, Roma
3.Maria Cristina BARTOLOMEI, già docente Filosofia della religione, università statale di Milano; socia Coordinamento Teologhe Italiane;
4.Fernando BELLELLI, già vicario foraneo, presidente dell’ass. Spei lumen, Modena-Nonantola
5.Renata BEDENDO, docente di Islam, ISSR San Pietro Martire, Verona
6.Andrea BIGALLI, docente di Cinema ISSR, riv. Testimonianze e Libera Toscana, Firenze
7.Carlo BOLPIN, presidente Associazione Esodo, Venezia
8.Giorgio BORRONI, direttore diocesano Caritas e Pastorale Sociale, Novara
9.Alfonso CACCIATORE, docente di religione e giornalista pubblicista, consulta diocesana di Pastorale Sociale, Agrigento
10.Liberato CANADA’, direttore diocesano Pastorale Turismo e Tempo Libero, Melfi (Pz)
11.Anna CARFORA, docente Storia della Chiesa, Facoltà Teologica Italia Meridionale, Napoli
12.Claudio CIANCIO, docente emerito di Filosofia Teoretica, Università del Piemonte Orientale, Torino
13.Bruna COSTACURTA, docente di Teologia Biblica, Pontificia Università Gregoriana, Roma
14.Pasquale COTUGNO, direttore diocesano Pastorale Sociale e Migrantes, Cerignola-Ascoli S. (Fg)
15.Dario CROTTI, direttore diocesano Caritas, Pavia
16.Mario CUCCA, docente di Teologia Biblica, Pontificia Università Antonianum e Pontificia Università Gregoriana, Roma
17.Elena CUOMO, docente di Filosofia Politica, università Federico II di Napoli
18.Chiara CURZEL, docente di patrologia, Trento
19.Rocco D’AMBROSIO, docente Filosofia Politica, Pontificia Università Gregoriana, Roma
20.Michele DEL CAMPO, direttore diocesano Pastorale Sociale, Prato,
21.Luigi DE PINTO, docente Filosofia, Facoltà Teologica Pugliese, Bisceglie (BT)
22.Saverio DI LISO, docente di Filosofia, Facoltà Teologica Pugliese, Bari
23.Sergio DI VITO, docente, capo AGESCI, Caserta
24.Simone DI VITO, direttore diocesano Ufficio Scuola e Pastorale Sociale, Gaeta (Lt)
25.Sergio DURANDO, direttore diocesano e incaricato regionale Migrantes, Piemonte e Valle d’Aosta, Torino
26.Franco FERRARA, presidente centro studi Erasmo, Gioia (Ba)
27.Franco FERRARI, presidente associazione Viandanti, Parma
28.Francesco FIORINO, direttore Opera di Religione G. Di Leo, Mazara del Vallo (Tp)
29.Domenico FRANCAVILLA, direttore diocesano Caritas, Andria (Bt)
30.Rita GARRETTA, comunità Orsoline casa Ruth, Caserta
31.Graziano GAVIOLI, fidei donum Arcidiocesi di Manila, già direttore diocesano Pastorale Scolastica, Modena-Nonatola
32.Paolo GASPERINI, vicario per la pastorale, Senigallia (An)
33.Claudio GESSI, incaricato regionale Pastorale Sociale, Lazio, Velletri-Segni
34.Giorgio GHEZZI rel. sacramentino, volontario Centro Astalli, Roma
35.Tommaso GIACOBBE, ingegnere, Torino
36.Annalisa GUIDA, docente Sacra Scrittura, Facoltà Teologica Italia Meridionale, Napoli
37.Luigi Mariano GUZZO, docente di Beni Culturali, Università Magna Graecia, Catanzaro
38.Domenico LEONETTI, direttore diocesano Caritas, Sorrento-Castellamare (Na)
39.Flavio LUCIANO, direttore diocesano e incaricato regionale Pastorale Sociale, Piemonte e Valle d’Aosta, Cuneo
40.Pierangelo MARCHI, rel. sacramentino, resp. Casa Zaccheo, Caserta
41.Fabrizio MANDREOLI, docente di Teologia, Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, Bologna
42.Antonino MANTINEO, docente di Diritto ecclesiastico, Università Magna Graecia, Catanzaro
43.Gianni MANZIEGA, prete operaio, direttore redazionale della rivista Esodo, Venezia
44.Luigi MARIANO, docente di Etica economica, Pontificia Università Gregoriana, Roma
45.Pietro MARIDA, parroco emerito, Salerno
46.Virgilio MARONE, direttore diocesano e incaricato regionale Ufficio Scuola, Nola (Na)
47.Stefano MATRICCIANI, parroco, Roma
48.Roberto MELIS, direttore diocesano e incaricato regionale Centri Missionari, Piemonte e Valle d’Aosta, Biella (Bi)
49.Mario MENIN, docente Teologia sistematica, St. Teologico Interd., Reggio Emilia
50.Carmine MICCOLI, direttore diocesano Pastorale Sociale, diocesi di Lanciano-Ortona,
51.Luigi MILANO, già direttore diocesano ufficio Catechesi, Sorrento-Castellamare (Na)
52.Simone MORANDINI, vicepreside Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino, Venezia
53.Franco MOSCONI, monaco camaldolese, eremo S. Giorgio, Bardolino (Vr)
54.Mimmo NATALE, direttore diocesano Pastorale Sociale, Altamura-Gravina- Acquaviva (Ba)
55.Serena NOCETI, docente Teologia Sistematica, ISSR S. Caterina da Siena, Firenze
56.Emilia PALLADINO, docente di Dottrina Sociale della Chiesa, Pontificia Università Gregoriana, Roma
57.Giacomo PANIZZA, docente Scienze Politiche, Università della Calabria, vicedirettore Caritas, Lamezia Terme
58.Fabio PASQUALETTI, decano Facoltà Scienze della Comunicazione, Università Pontificia Salesiana, Roma
59.Salvatore PASSARI, docente di Filosofia, Torino
60.Giovanni PERINI, direttore diocesano e incaricato regionale Caritas, Piemonte e Valle d’Aosta, Biella (Bi)
61.Marinella PERRONI, docente Nuovo Testamento, Pontificio Ateneo S. Anselmo, Roma
62.Enrico PEYRETTI, Centro Studi Sereno Regis, Torino
63.Giannino PIANA, già docente di Etica cristiana, ISSR Libera Università di Urbino
64.Vito PICCINONNA, direttore diocesano Caritas, Bari
65.Fabrizio PIERI, docente di Teologia Biblica, Pontificia Università Gregoriana, Roma
66.Giuseppe PIGHI, magistrato, capo AGESCI, Modena
67.Elisabetta PLATI, vicedirettrice diocesana Caritas, Mazara del Vallo (Tp)
68.Francesco PREZIOSI, parroco, Modena-Nonantola
69.Angelo ROMEO, docente di sociologia, università di Perugia
70.Renato SACCO, coordinatore nazionale di Pax Christi, Novara
71.Giorgia SALATIELLO, docente di Filosofia, Pontificia Università Gregoriana, Roma
72.Fedele SALVATORE, docente Religione, presidente cooperativa Irene 95, Marigliano (Na)
73.Paolo SALVINI, parroco, Roma
74.Francesco SANNA, docente di Statistica, La Sapienza e Pontificia Università Gregoriana, Roma
75.Felice SCALIA, gesuita, rivista Presbyteri, Messina
76.Giorgio SCATTO, priore della Comunità monastica di Marango, Venezia
77.Stefano SCIUTO, già ordinario di Fisica Teorica, Università di Torino
78.Ettore SENTIMENTALE, vicario episcopale della zona jonica, Messina-Lipari-S. Lucia del Mela
79.Ettore SIGNORILE, vicario giudiziale Tribunale Ecclesiastico Regionale Piemontese,
80.Guido SIGNORINO, docente Economia Applicata, università di Messina,
81.Giuseppe SILVESTRE, vicario diocesano zonale, docente di Ecumenismo, Catanzaro-Squillace
82.Cristina SIMONELLI, docente di Teologia Patristica, Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, presidente del Coordinamento Teologhe Italiane, Verona
83.Stefano SODARO, direttore de Il Giornale di Rodafà, Trieste
84.Bartolomeo SORGE, gesuita, già direttore de "La Civiltà Cattolica" e di "Aggiornamenti Sociali”, Milano
85.Piero TANI, economista, Firenze
86.Sergio TANZARELLA, docente Storia della Chiesa, Facoltà Teologica Italia Meridionale, Napoli
87.Maurizio TARANTINO, direttore diocesano Caritas, Otranto (Le)
88.Debora TONELLI, docente di Filosofia Politica, Fondazione Bruno Kessler e CSSR, Trento
89.Carmelo TORCIVIA, direttore diocesano Ufficio Pastorale, docente di Teologia Pastorale, Palermo
90.Rita TORTI, curatrice del blog Il Regno delle donne - Il Regno, Parma
91.Marco VALENTI, parroco, Roma
92.Adriana VALERIO, docente di Storia del Cristianesimo, università Federico II, Napoli
93.Marco VERGOTTINI, teologo, Milano
94.Dario VITALI, docente di Ecclesiologia, Pontificia Università Gregoriana, Roma
95.Pio ZUPPA, docente di Teologia pastorale, Facoltà Teologica Pugliese, parroco Cattedrale Troia (Fg)
*spedita per mail a tutti i vescovi italiani la mattina del 14 luglio 2018
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PER INFORMAZIONI
don Giorgio Borroni, Novara - 348 8120572 - direttorecaritas@diocesinovara.it
don Rocco D’Ambrosio, Roma - 339 4454584 - r.dambrosio@unigre.it
don Francesco Fiorino, Marsala (Tp) - 393 9114018 - francesco.std@gmail.com
prof.ssa Cristina Simonelli, Verona - 333 2274992 - cristinasimonelli@teologiaverona.it
prof. Sergio Tanzarella, Caserta - 349 8119835 - sergiotanzarella@storiadelcristianesimo.it
Vogliate gradire, con la circostanza, i saluti più cordiali. La Segreteria del Cardinale Arcivescovo"

http://formiche.net/2018/07/cristiani-immigrati-lettera-presbiteri-bassetti/
https://www.lastampa.it/2018/11/20/vaticaninsider/razzismo-il-cardinale-parolin-diffondere-una-cultura-delluguaglianza-yOQprOkvZ0nWaLnnrEXSwM/pagina.html
interviste
- Radio INBlu intervista don Renato Sacco
- Radio Vaticana intervista don Rocco D'Ambrosio, dal min 41,40
http://media01.vatiradio.va/podcast/feed/edicola_170718.mp3
- Radio Vaticana intervista don Giorgio Borroni, dal min 24'30"
http://media01.vatiradio.va/podcast/feed/il_papa_ieri_e_oggi_310718.mp3
- Radio InBlu intervista Rocco D'Ambrosio su lettera di Parolin 23 novembre 2018, dal min. 7
notizie sulla lettera:
News in English
The Tablet (GB)
http://www.thetablet.co.uk/news/9446/italian-bishops-champion-voiceless-migrants
Ansa
ANSA (n. 1)
Migranti: oltre 1100 firme appello a Cei contro... +RPT+
(Ripetizione con testo corretto alla 28/a riga)
(ANSA) - ROMA, 25 LUG - Sono salite di ora in ora e hanno superato quota 1.100 - per l'esattezza sono attualmente 1.118 -, dalle 110 iniziali, le firme all'appello indirizzato da operatori della Chiesa alla Conferenza Episcopale Italiana e a tutti i vescovi affinché si attivino apertamente contro la sempre più dilagante "cultura con marcati elementi di rifiuto, paura degli stranieri, razzismo, xenofobia; cultura avallata e diffusa persino da rappresentanti di istituzioni".
Le firme alla lettera resa pubblica domenica 15 luglio si arricchiscono costantemente, comprendendo operatori pastorali, vicari, parroci, direttori di uffici diocesani, responsabili Caritas, catechisti, suore di congregazioni religiose e altri rappresentanti del mondo ecclesiale. Ma i promotori dell'iniziativa insistono sul fatto che da parte dei vertici Cei e della maggior parte dei vescovi si continui a parlare della necessità dell'"accoglienza" ma non si tocchi ancora esplicitamente il tema del "razzismo dilagante".
"E' ovvio dire di voler potenziare l'accoglienza, che coloro che arrivano sono persone e nostri fratelli, di cui prenderci cura - dice all'ANSA don Rocco D'Ambrosio, docente di Filosofia politica alla Gregoriana, tra i promotori e firmatari della lettera -. Ma dobbiamo interrogarci sulle parole di razzismo che circolano e che incidono sul nostro tessuto culturale".
D'Ambrosio ricorda quanto detto da un direttore Caritas, secondo il quale sentir continuamente pronunciare toni di rifiuto verso i migranti, di esclusione, "farà sì che tra non molto non avrò più volontari". La lettera ha ricevuto risposte di apprezzamento da una quindicina di vescovi, tra cui quello di Modena-Nonantola Erio Castellucci, di Bologna Matteo Zuppi, "che condividono il nostro assunto - osserva D'Ambrosio - per cui oltre all'accoglienza delle persone bisogna affrontare il razzismo dilagante nelle nostre comunità. Una cosa che va a toccare le omelie, le nostre catechesi".
"Noi siamo contentissimi - aggiunge - che i vescovi si pronuncino in favore dell'accoglienza, ma questo non basta: occorre aprire una discussione interna sulle visioni xenofobe che si diffondono sempre di più". Per cui, "abbiamo lavorato bene sull'accoglienza - è la conclusione -; prendiamo atto dei toni razzisti di certi discorsi, anche dei rappresentanti delle istituzioni, come oggi fa bene anche Famiglia Cristiana; il terzo passaggio è che nelle nostre comunità si apra una discussione che aiuti i cristiani a essere meno razzisti e più evangelici. Oggi l'emergenza diventa quella culturale". (ANSA).
GR/
ANSA (n. 2) Lettera ai vescovi, 110 firme tra persone impegnate in pastorale
(di Manuela Tulli) (ANSA) - ROMA, 15 LUG - Fermare il razzismo: lo chiede il Vangelo, e lo chiede Papa Francesco; non basta più attivarsi nelle opere concrete, occorre dare un segnale anche più 'politico', nel senso alto della parola. E' questo in sintesi il messaggio che decine di operatori della Chiesa hanno voluto dare in una lettera alla Conferenza Episcopale Italiana e a tutti i vescovi singolarmente. In 110 hanno già firmato l'appello tra parroci e direttori delle Caritas, docenti delle università pontificie e responsabili scout, suore di congregazioni religiose a operatori delle diocesi. La lettera non fa nomi e cognomi ma mette in guardia i vescovi da chi, "persino rappresentanti delle istituzioni", fa crescere "una cultura con marcati elementi di rifiuto, paura degli stranieri, razzismo, xenofobia". "In questo contesto sono diversi a pensare che è possibile essere cristiani e, al tempo stesso, rifiutare o maltrattare gli immigrati, denigrare chi ha meno o chi viene da lontano, sfruttare il loro lavoro ed emarginarli in contesti degradati e degradanti. Non mancano, inoltre, le strumentalizzazioni della fede cristiana con l'uso di simboli religiosi come il crocifisso o il rosario o versetti della Scrittura, a volte blasfemo o offensivo". E allora serve la voce dei vescovi, perché alcuni sono stati già chiari, e i firmatari citano al proposito il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, e lo stesso presidente Cei, card. Gualtiero Bassetti. "Ma restano ancora poche le voci dei Pastori - denunciano i firmatari della lettera - che ricordano profeticamente cosa vuol dire essere fedeli al Signore". E non c'è niente che può giustificare il silenzio della Chiesa: "né la paura di essere fraintesi o collocati politicamente, né la paura di perdere privilegi economici o subire forme di rifiuto o esclusione ecclesiale e civile". E allora non basta più accogliere, fare la propria parte ogni giorno accanto agli ultimi, perché - dicono i firmatari dell'appello - ora c'è "l'urgenza" di "annunciare con i mezzi di cui disponiamo che la dignità degli immigrati, dei poveri e degli ultimi per noi è sacrosanta". L'iniziativa - spiega il rev. Rocco D'Ambrosio, docente di Filosofia politica alla Gregoriana, tra i promotori e firmatari della lettera - è nata "da un confronto spontaneo, dall'esigenza di richiamare tutti ai valori del cristianesimo". L'appello è pubblicato anche dal sito 'cercasiunfine' che continua a raccogliere le firme.(ANSA).
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